Italia delle birre. LAZIO: Edgar Allan Pone di Free Lions

Un birrificio artigianale e un’azienda agricola che coltiva lamponi alle porte di Viterbo. Due realtà imprenditoriali diverse ma unite da un elemento comune: la passione. Dal loro incontro è nata una birra che si ispira alle Gose di Lipsia.

Il Birrificio Free Lions nasce dalla passione per la birra artigianale di Andrea Fralleoni. Dopo anni di cotte casalinghe, Andrea svolge un tirocinio presso White Dog Brewery dell’amico Steve Dawson. Questa importante esperienza formativa è il prologo all’apertura del suo birrificio nel 2011.

L’impianto di produzione viene montato nella prima sede, a Tuscania, borgo medievale distante circa cento chilometri dalla Capitale. Il successo commerciale è immediato e questo, unito alla voglia continua di sperimentare, rende necessario un ampliamento degli spazi. Da qui la decisione, nel 2016, di trasferirsi in una location più ampia a Viterbo, portando i volumi di produzione a 1500 ettolitri annui.

Andrea Fralleoni alle spine

Le birre di Free Lions sono prevalentemente ispirate alla tradizione anglosassone e soprattutto agli stili più moderni americani, sebbene non manchino quelle che volgono lo sguardo al Belgio e alla Germania.

Di recente è nata una collaborazione con un’altra realtà del territorio: Lamponi dei Monti Cimini, l’Azienda Agricola di Massimiliano Biaggioli, specializzata nella coltivazione e trasformazione di questi frutti, anch’essa come Free Lions fondata nel 2011 e di base alle porte di Viterbo. Qui le circa 3000 piante sono coltivate in filari con l’utilizzo di pali e fili orizzontali su cui legare i tralci. Unico aiuto contro i parassiti sono ragni e uccelli che preferiscono cibarsi degli insetti dannosi piuttosto che dei lamponi.

Massimiliano Baggioli nel suo "lamponeto"

Quando si decide di realizzare una birra alla frutta, occorre innanzi tutto capire a quale stile birrario ispirarsi. La scelta in questo caso è ricaduta sulla Gose, alta fermentazione originaria della Bassa Sassonia, prodotta con una parte di frumento e caratterizzata da sale e coriandolo, leggermente acidula per via dell’utilizzo lattobacilli. In questo caso è stata aggiunta anche la purea di lamponi, inserita nel fermentatore, dopo una luppolatura molto moderata.

Il risultato è una birra che sorprende già dal punto di vista visivo, il colore è un insolito rosa; i sentori fruttati sono ben presenti e all’assaggio le sensazioni prevalenti, leggermente sapide e acide, rendono la bevuta particolarmente agevole.

Gose ai lamponi di Free Lions

La prima Gose marchiata Free Lions è stata la Alta Marea, in un primo momento questa versione ai lamponi si sarebbe dovuta chiamare Alta Marea Refill. Per evitare confusione Andrea ha deciso di fare ricorso a tutta la sua creatività e ne è uscito un nome spiritoso e originale: Edgar Allan Pone, facendo il verso ad uno dei più grandi scrittori statunitensi del diciannovesimo secolo, il cui volto è raffigurato sull’etichetta.

Salvatore Cosenza
Salvatore Cosenza
Lucano di Potenza, vivo nella Capitale da diversi anni. Sul web scrivo anche per Agrodolce, Via dei Gourmet e Alti Formaggi Magazine. Collaboro alla redazione di guide di ristoranti e sono stato City Manager di Yelp a Roma. Sono trai fondatori di Unione Degustatori Birre e insegno ai corsi di degustazione. Su Radio Food conduco “Radiocronache di birra”. Altre mie grandi passioni sono i formaggi e la pizza. Convinto che la civiltà vada di pari passo con la fermentazione, raccolgo articoli e testimonianze di incursioni gastronomiche su Lieviti Digitali.

Articoli Correlati