GIN CONFIDENTIAL: il London N.3 Gin dall’Olanda a Londra

La valigia sul letto, quella di un lungo viaggio…

Citazione a parte, stiamo viaggiando forte nel nord Europa, tra l’Olanda e Londra alla ricerca di un Gin con una ricetta storica dalle radici profonde, il London N°3 Gin.

La storia. Prima di tutto, facciamo un salto nel passato e in quella che, a tutti gli effetti è la storia della distillazione, la De Kuyper Royal Distiller. Fondata nel 1695 da Petrus De Kuyper e sua moglie Anna Custers. Prima della fondazione della distilleria, l’attività di Petrus De Kuyper consisteva nella fabbricazione di botti per il trasporto di gin e birra olandese. Intorno al 1800, la De Kuyper si focalizzò sulle esportazioni in Gran Bretagna e le sue colonie tramite la compagnia londinese Matthew & Clark & Sons. Oggi sono una delle principali aziende del mondo che esporta i suoi prodotti in oltre 100 nazioni per circa 50 milioni di bottiglie l’anno.

Perché parliamo di De Kuyper? Perché parliamo di un London Dry, figlio di una ricetta storica ma che viene prodotto proprio in Olanda per conto della Berry Bros e Rudd (fondata a Londra nel 1698. Inchiniamoci quindi alla storia.

Ricetta e botaniche. Il London N°3 Gin, viene distillato con l’alcol di grano puro diluito in acqua e distillato con le sue botaniche come impone la tradizionale ricetta della famiglia, utilizzando gli alambicchi Pot Still (come nel Whisky). Sono tra i pochissimi che ancora usano questo sistema, proprio perché filologicamente perfetto. Il Gin è composto da tre tipi di spezie e tre tipi di frutto. Gli aromi di Pompelmo, cardamomo e arancia sono ben bilanciati e gli donano quel gusto pieno e aromatico che (se piace) è davvero notevole. Ovviamente stiamo nel campo del London Dry, che da sempre è divisorio. Piace o non piace, ma rimane perfetto per la miscelazione Dry Martini docet). Sempre.

Naso e Palato. Cosa abbiamo capito di questo Gin? Abbiamo capito che la storia non si discute, si prende per quello che è, si apprezza e si beve. Al naso la sua parte secca e aromatica arriva senza fastidi particolari, l’alcool è una presenza silenziosa e amichevole. Al palato, in purezza mi ha affascinato quel retrogusto piccante dovuto – probabilmente – al cardamomo, ma è il ginepro a fare gli onori di casa e a farli per bene. Piacevolissimo e consigliato agli amanti dei gin in purezza e a tutti quelli che lo vogliono usare per uno dei migliori Gin Tonic di sempre (fate i bravi con le botaniche eh…).

Packaging. La bottiglia verde chiaro, quasi cristallina, alta e slanciata con gli angoli ‘tagliati’ – al centro campeggia una grossa chiave antica incastrata nel vetro. La chiave è il simbolo dell’azienda – che riproduce l’antica chiave del loro antico salotto. Il tutto realizzato con molta raffinatezza ed eleganza dall’Agenzia Stranger e Stranger. Un ottimo esempio di prodotto. davvero molto bella.

 

Very Gin Confidential. Very Food Confidential.

 

Paolo Campana
Paolo Campanahttp://www.facebook.com/GiroVedoGenteMangiocose
Nasco grafico, disegnatore e a volte fumettista. Ho fame. Ho sempre fame (e sete), sono curioso per natura e cerco sempre di capire le singole storie che si nascondono dietro ogni singolo piatto, cocktail, gin, vino o birra. Affascinato dalla rete e dalle sue dinamiche, ho aperto un blog quando non era una moda, ho scritto di tutto, dal design alla grafica, dall’arte al disegno, dalla fotografia al food (ovviamente) ma ho mantenuto sempre alta la passione per la creatività, quella sana e vera. Quella che con il tempo e le numerose collaborazioni ho trovato nel piatto. L’ho già detto che ho fame?

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