GABRINI: la nuova apertura a Roma

Era il maggio del 2021 quando Franchi, la storica gastronomia nel quartiere Prati, abbassava per sempre la saracinesca.

A Roma, soprattutto in epoca post covid, è successo spesso di veder scomparire attività che nulla sembrava scalfire, forti di anni di storia e tradizione. In questo caso però qualcuno ha deciso che Prati non poteva perdere un luogo così ricco di passato e di storia. E così, il 4 dicembre 2023, è comparsa l’insegna Gabrini, sullo stesso marciapiede e allo stesso civico, proprio accanto al Caffè Castroni. E tra gli artefici di questa riapertura c’è proprio Camilla Castroni, insieme allo chef Marco Moroni e alla nuova holding operativa “quattroperquattro” capitanata da Leonardo Di Vincenzo, ex di Birra del Borgo ora impegnato nel progetto vinicolo La Cattiva.

“Gabrini vuole essere un luogo ricco di storia ma che guarda al futuro e alle nuove tendenze gastronomiche in atto. Lo abbiamo immaginato anche come complemento di Castroni, a cui mancava una parte di preparati freschi” – spiega Camilla Castroni – “nel nuovo locale trovano infatti espressione diversi prodotti che sono in vendita da Castroni. Ad esempio i supplì di Gabrini sono preparati con riso Carnaroli e pomodoro della masseria ‘La Cattiva’”.

Il progetto, nato per recuperare quella che era un’antica gastronomia romana dandogli un tocco di novità e contemporaneità, punta infatti anche a riproporre alcune delle ricette che la resero famosa, come appunto il supplì o il pollo arrosto. L’offerta è pensata prevalentemente per l’asporto ma si può fare una sosta a pranzo grazie ai 10 coperti disponibili nel locale. Accanto ai revival ci sono poi le nuove proposte, tradizionali e moderne, romane ma non troppo e adatte agli stili di vita di oggi: la pizza in teglia, la rosticceria, il banco del pane e quello dei salumi e formaggi, la gastronomia, la pasticceria e una vasta selezione di vini e birre artigianali per accompagnare il cibo, oltre a una piccola selezione di drink.

“Siamo molto soddisfatti della partenza, c’era grande attesa per questa apertura. Gabrini vuole essere un giusto mix tra tradizione e innovazione. Sicuramente faremo le cose a modo nostro, portando avanti i valori in cui crediamo e valorizzando i prodotti che conosciamo e i produttori di cui ci fidiamo”, spiega Leonardo Di Vincenzo, “anche la ristrutturazione del locale, affidata allo studio di architettura b15a, ha giocato sul binomio tra antico e nuovo recuperando elementi estetici e architettonici dello storico Franchi ma rendendoli contemporanei e funzionali”.

Entrando a sinistra il viaggio nel gusto inizia con le pizze in teglia, preparate con le farine Mulino Marino, mentre la rosticceria a vista, a seguire, ospita i polli arrosto provenienti dalle aziende agricole Scudellaro, nel cuore della Bassa Padovana, e Pulicaro, nella Tuscia. Il pane, da lievito madre e farine biologiche, è siglato Gabrini e prodotto sul posto oppure proviene da panifici artigianali romani selezionati. I salumi e i formaggi in bella mostra arrivano da allevamenti etici, in cui gli animali vengono nutriti con erbe prodotte dagli allevatori stessi. Tra i formaggi, da Svizzera, Francia, Inghilterra, Spagna e Irlanda, spicca la selezione dei “parmigiani rari”, dal biologico al biodinamico fino al parmigiano di alta montagna.

La gastronomia offre primi e secondi di carne e pesce preparati freschi ogni giorno, tra cui l’insalata di polpo, lo sgombro grigliato all’agro con cipolline, le crocchette, le lasagne (al ragù, al pomodoro e con zucca e taleggio) e i supplì nelle tre versioni pomodoro, ragù e cacio pepe. Tutti i giorni, alle 13.30 in punto, esce poi dalla cucina un primo della cucina preparato espresso. La selezione di pasticceria ospita invece torte da credenza, ciambelloni, plumcake, brownies, banana bread, crostate di ricotta, maritozzi, bombe ripiene e biscotti di ogni tipo. I vini da tutto il mondo esposti nel locale rappresentano una selezione autentica, che non utilizza la chimica, mentre le birre sono selezionate tra le migliori eccellenze italiane, belghe e tedesche e servite alla spina o in bottiglia, per accompagnare le preparazioni gastronomiche.

Gabrini vuole essere un locale polifunzionale e dinamico. L’offerta espressa è centrata sulla rosticceria classica ma con rivisitazioni e personalizzazioni contemporanee. Tra i progetti c’è l’apertura anche a cena con un’offerta dinamica ma ispirata alla tradizione, senza fronzoli e con la materia prima al centro del piatto”, racconta lo chef Marco Moroni, “stiamo infine ultimando il menu da asporto per la cena della Vigilia di Natale”.

 

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