Spazio7, cucina e arte contemporanea a Torino

[dropcap size=small]A[/dropcap]ll’interno di uno dei luoghi d’eccellenza dell’arte contemporanea come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino nasce Spazio7  – ristorante, caffetteria ma anche location per eventi – con l’dea di affiancare all’arte una cucina “naturale, tradizionale e allo stesso tempo contemporanea”. Alla sua guida Emilio Re Rebaudengo, che dopo una laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi Torino e un Master in Business tra Madrid e Londra ritorna a casa con il desiderio di dare nuova energia al progetto “Spazio”, aperto nel 2002 contestualmente all’inaugurazione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.  Mantenendo il nome storico di Spazio, vi aggiunge un 7  ovvero il suo numero porta fortuna, ma soprattutto punta tutto su una squadra giovane come lui.

LA CAFFETTERIA

La caffetteria progettata dall’artista italiano Rudolf Stingel, esponente di punta nel panorama internazionale dell’arte contemporanea che ha disegnato anche tavoli e sedie rivestite da una speciale pellicola argentata, le pareti, invece, sono forate secondo un motivo modulare e retroilluminato creando. A colazione è possibile ordinare un caffè, una spremuta d’arancia, un appetitoso croissant o una fetta di torta, mentre all’ora di pranzo, la scelta si orienta verso una cucina leggera ma allo stesso tempo ricercata per arrivare all’ora del break pomeridiano con il giusto spazio per degustare la piccola pasticceria insieme al tè. Aperta anche prima e dopo cena per un cocktail del barman Roberto, da concedersi magari alla fine di una delle mostre della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

IL RISTORANTE

A progettare il ristorante è invece Claudio Silvestrin – architetto dell’intero spazio espositivo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, celebre per aver ideato il  Ristorante Oblix, ospitato all’interno del grattacielo londinese Shard firmato Renzo Piano. 

All’interno dell’accogliente sala principale rettangolare domina l’opera Senza Titolo di Amedeo Martegani, un wall painting a tre colori su carta da parati che ricopre due pareti ad angolo del locale e che rappresenta una siepe vista di notte, con foglie isolate e brillanti che campeggiano su uno sfondo nero. Scelte più sobrie invece per le restanti pareti, come quella in pietra di Lecce che rimanda ai materiali della facciata dell’edificio, e per il pavimento realizzato in cemento per conferire all’arredamento atmosfera contemporanea.

A dirigere le cucine è Simone Breda, giovane chef bresciano con diverse esperienze importanti: Gualtiero Marchesi a “L’Albereta“, Relais & Châteaux a Erbusco, ma anche Moreno Cedroni, patron del Clandestino Susci Bar a Portonovo. Negli ultimi quattro anni, invece, si sposta in Svizzera, prima allo Chalet d’Adrien, Relais & Châteaux di Verbier, e poi all’Hotel Art de Vivre di Crans Montana.

Nella carta di Spazio7 alcuni omaggi alla nuova terra d’adozione dello chef Simone Breda ovvero il Piemonte, affiancati da piatti all’insegna del rigore della semplicità per valorizzare una selezione di materie prime di grande qualità. Una cucina dove la tradizione culinaria del territorio italiano asseconda la naturale sperimentazione che nasce dalla vicinanza con l’arte contemporanea della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. In sala, ad accogliere gli ospiti, infine la giovane Liana Genini.

 

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Indirizzo: Via Modane, 20 – 10141 Torino (Ingresso anche da Via Millio, 15/B)

Orario – Caffetteria: lunedì, martedì 8.00 – 18.00, mercoledì, giovedì, venerdì 8.00 – 24.00
sabato 12.00 – 24.00, domenica 12.00 – 19.00

Orario – Ristorante: da mercoledì a domenica 19.30 – 22.30 | Chiusura: lunedì, martedì             

Telefono: +39 0113797626 | Email: info@ristorantespazio7.it

Sito web : www.ristorantespazio7.it  | Social media:  facebook | instagram | twitter

La redazione di Food Confidential Magazine @FoodConfidentia

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