[dropcap size=small]S[/dropcap]ono tanti i motivi per cui l’enoteca SAAR è speciale e unica… Intanto perché rappresenta solo boutique wineries. Poi perché rappresenta solo boutique wineries kosher. Infine perché rappresenta solo boutique wineries kosher a Tel Aviv, città più laica di Israele!
SAAR ha aperto tre anni fa in Ben Yehuda St. 200, da un’idea dell’imprenditore israeliano Yaniv Levi, religioso e appassionato di vini, che desiderava per sé e per i suoi amici un posto di ritrovo dove degustare i migliori vini locali kosher.
SAAR ha l’aspetto di una sala lettura in una grande biblioteca, con divani in pelle, un grande tavolo in legno e design di lusso. Alle pareti, al posto dei libri, bottiglie a perdita d’occhio, da terra a cielo. L’atmosfera è intima e – complice l’accoglienza sapiente di Victoria Pas, manager dell’enoteca – ci si sente subito coccolati e rilassati, pronti per gustare una grande varietà di vini.
Cosa si beve da Saar? “Per lo più… quello che consiglio io!” scherza Victoria. “Eravamo partiti con 60 cantine, adesso ne abbiamo selezionate 30. Siamo alla ricerca dell’eccellenza e vogliamo che tutte le cantine che rappresentiamo vendano bene i loro vini”. Parliamo di piccole produzioni, da 5 a 25 mila bottiglie l’anno. I prezzi per una bottiglia oscillano tra i 55 nis (13 euro) e i 3.000 nis (quasi 700 euro) per le bottiglie da collezione. Le cantine rappresentate coprono tutto il territorio nazionale israeliano (esteso quanto la Sardegna o il Piemonte, più o meno), dalle alture del Golan a nord fino al cuore del deserto del Negev a sud.
E infatti abbiamo provato due vini che vengono dalle punte estreme del Paese:
Benhaim, Cabernet Sauvignon Reserve 2011, invecchiato per 20 mesi in botti di rovere (139 nis / 32 euro), perfetto con carni di manzo, agnello, formaggi e cibo piccante. La cantina Benhaim, nata nel 2000, è stata premiata come miglior boutique winery israeliana nel 2014. Le vigne sono in Alta Galilea ma la lavorazione e la produzione avviene in uno stabilimento vicino Tel Aviv.
www.benhaim.co.il (solo in ebraico)
Ramat Negev, Neve Midbar Dry Red 2013, un blend di 50% Cabernet Sauvignon 35% Petit Verdot e 15% Merlot (99 nis / 23 euro), da accostare a entrecote, costolette d’agnello e stufati di agnello. La cantina Ramat Negev è nata nel 2006 è cresce l’uva e produce i vini in pieno deserto del negev, non lontano dal famoso cratere di Mitzpe Ramon.
Da SAAR ogni martedì sera si possono frequentare corsi di degustazione con i proprietari delle cantine. E ogni venerdì mattina c’è l’appuntamento con le degustazioni guidate.
“In Israele, conclude Victoria, la cultura del buon vino non è ancora molto diffusa. Normalmente le persone comprano i vini in offerta dagli scaffali dei supermercati. Tanto è vero che la nostra clientela è costituita per un buon 60% da turisti. Per il resto sono quasi tutti ospiti fissi e affezionati, molti vivono qui nel quartiere”. È la popolazione di Tel Aviv che sta imparando a godersi quel momento magico, a fine giornata, come si usa fare a Parigi, Milano, Barcellona o New York… con un buon vino e apprezzando il sapore autentico dei vini, sempre più di qualità, di Israele.
SAAR
126 ben yehoda st – Tel Aviv, Israele – FACEBOOK
Redazione di Food Confidential Magazine @FoodConfidentia – a cura di Fabiana Magrì


























