La Fondazione Qualivita – con la collaborazione di OriGIn Italia e AssoDistil – ha presentato l’undicesima edizione dell’Atlante, la seconda edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana – Treccani.
Per l’occasione, i saluti del Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli e la partecipazione del Sottosegretario Gian Marco Centinaio; sono intervenuti, tra gli altri, Riccardo Cotarella e Massimo Montanari.
Gli obiettivi dell’Atlante sono due: la tutela delle filiere DOP IGP e una mappatura del patrimonio delle eccellenze enogastronomiche di tutta la penisola. Questi, in una visione più ampia e proiettata sul futuro, sono – per usare le parole di Massimo Bray (Direttore Generale Treccani) – “strumenti che permettono di promuovere un’immagine dell’Italia nel mondo come simbolo di qualità e attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale”. L’Atlante è infatti il primo e unico volume europeo del suo genere e, come dice Paolo De Castro (Presidente del Comitato scientifico di Qualivita), le eccellenze in esso descritte sono “un capitale intellettuale fatto di materie prime e risorse umane che lavorano fra tradizione e innovazione…e che consentirà di portare sulle nostre tavole sempre più cibi certificati, in termini di sicurezza e riconoscibili dai consumatori”.
Il volume contiene al suo interno oltre 870 schede informative aggiornate che descrivono in maniera esaustiva tutti i prodotti italiani a Indicazione Geografica e si divide in 4 sezioni: Cibo, Vino, Bevande spiritose e – novità assoluta di questa edizione – Vini aromatizzati. Le informazioni tecniche contenute nelle schede riguardano anche metodo di lavorazione, storia, normative, caratteristiche nutrizionali e organolettiche.
Massimo Montanari (Professore di Storia e Cultura dell’alimentazione dell’Università di Bologna) ha posto l’accento su tematiche imprescindibili per il futuro, quali la sostenibilità ambientale, la correzione delle abitudini alimentari, consolidare la tradizione del territorio e la stagionalità.
Riguardo la transizione verso il Green e la tutela dei valori della cultura rurale, come ha ricordato Riccardo Cotarella (Presidente Assoenologi e membro del Comitato scientifico della Fondazione Qualivita), “il vino è sorgente di cultura e richiede cultura a tutti coloro che si avvicinano ad esso”.
Le produzioni agroalimentari e vitivinicole hanno un legame inscindibile con il loro luogo di origine e sono questi i punti di partenza per uno sviluppo locale che mantiene vivi i valori culturali dei territori, ma anche per un’internazionalizzazione decisa e coerente del made in Italy e per la futura transizione Green.
Very Food Confidential.




























