Zuppa degli Gnomi con Isolotto

[dropcap size=small]T[/dropcap]uo figlio mangia gli asparagi!? La faccia delle mie amiche tradisce un insieme di stupore e invidia. I loro figli non amano nemmeno il radicchio, il pesce e il minestrone, quindi all’interno del mio giro di mamme, mio figlio è un VIP.

Ci sono però alcuni cibi che assolutamente il petit gourmet si rifiuta di ingerire. La mozzarella per esempio.
– “Quella che danno alla mensa a scuola non è buona come quella che ci arriva da Paestum!”
E ti credo. Altri cibi che il mio nano non mangia sono i funghi, la lattuga romana, i broccoli siciliani e i cavoletti di Bruxelles.

Ma con piccoli stratagemmi, è possibile far mangiare ai nostri figli tutto quello che la natura mette a nostra disposizione. L’importante è sempre aggiungere una nota di fantasia, un elemento di gioco. Più che trucchi e dissimulazioni – che finirebbero per essere scoperti e risultare dei “tradimenti” ai loro occhi – ho trovato che è meglio distrarre dal soggetto e portare l’attenzione del piccolo sul sapore piuttorsto che il preconcetto di un dato ingrediente.

L’altra sera è venuta a cena da noi l’amichetta di mio figlio che abita al 4° piano (la cui dieta è per lo più a base di carboidrati) e conoscendo le sue idiosincrasie alimentari, sarebbe stato ovvio pensare di preparare una cena semplice: pasta al pomodoro, frittata e una fetta di torta alle mele.

E invece no. Quella sera sono stata capace di far mangiare sia a lei (che non mangia nemmeno i pomodori se non sono sbucciati, figuriamoci la minestra) e a mio figlio una magnifica zuppa di funghi.

Ho lasciato “per caso” sul tavolo da pranzo il libro degli Gnomi, quello di Huygen Wil e Poortvliet Rien, con bellissime illustrazioni che raccontano in dettaglio la vita, le abitudini e i comportamenti del piccolo popolo che abita la fantasia e i boschi degli scandinavi.

Gnomi, Huygen Wil e Poortvliet Rien
Gnomi, Huygen Wil e Poortvliet Rien

Sempre molto casualmente ho iniziato a cucinare mentre loro giocavano in salotto, e i profumi del porro che imbiondiva e l’aroma della terra che sprigionavano i funghi hanno sollevato il loro interesse.

– “Cosa cucini mamma?” All notizia che era in preparazione il mangiare degli gnomi, c’è stato poco da fare, la curiosità era scattata. Ecco cosa ho messo in pentola. 

[divider]Zuppa degli Gnomi ai funghi con Isolotto al Timo[/divider]

Ingredienti
125 ml panna da cucina
2 cucchiai di timo fresco sminuzzato
50 g burro
500 g funghi assortiti, fra freschi e secchi ravvivati in poca acqua (da conservare!)
1 grosso porro (solo la parte bianca), affettato sottile
3 cucchiai di farina
750 ml brodo vegetale caldo
1 pizzico di sale

Con la frusta elettrica, ho sbattuto la panna fino a formare soffici nuvolette. Non va montata, semplicemente gonfiata. Ho aggiunto il timo, coperto con pellicola trasparente e messo in frigo per 90 minuti il recipiente. La panna aromatizzata andrà poi portata a temperatura ambiente togliendola dal frigo 30 minuti prima di servire.

In una pentola abbastanza capiente, ho fatto sciogliere il burro e vi ho rosolato i funghi per circa 8 minuti, mescolando. Poi li ho raccolti con una schiumarola e li ho trasferiti momentaneamente in una ciotola.

Nella pentola dove avevo rosolato i funghi, ho fatto appassire il porro affettato, coprendo con un coperchio – ma rimestando ogni tanto – per 5-6 minuti. Poi ho aggiunto i funghi precedentemente rosolati, spolverato con la farina e versandovi sopra il brodo, ho aggiustato di sale e portato a ebollizione.

Ho poi abbassato la fiamma e lasciato sobbollire delicatamente per una ventina di minuti, con il coperchio tenuto sollevato con il cucchiaio di legno messo di traverso. Questo lascia uscire dalla pentola non solo il vapore, ma anche un profumino necessario a tenere impegnate le narici dei bimbi.

Quando mi sono presentata a tavola con due ciotole fumanti di Zuppa degli Gnomi, adornate ciascuna da un isolotto di “neve” al profumo di timo, inutile dire che è stato un successo. Hanno perfino fatto la scarpetta, cosa che dubito gli gnomi approverebbero…

Eleonora Baldwin per Food Confidential

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