PARADOX: il mondo sottosopra

A due passi dall’Opéra, dagli ampi viali alberati del quartiere dei Grand Boulevards e a un tiro di schioppo dal Louvre, ecco che Parigi riserva una sorpresa quasi irriverente.

Si nasconde dietro le vetrate che non lasciano trapelare nulla se non il nome, Paradox Museum. Un museo? Certo. Ma di quelli in cui non si guarda ma si sperimenta, in cui le certezze vengono stravolte e dove si entra con la scusa di accompagnare i bambini e poi ci si diverte più di loro.

Sulle dita di una mano

Soltanto altri 4 in Europa (Stoccolma, Oslo, Barcellona e Limassol) e altrettanti nel resto del mondo (New York, Miami, Las Vegas e Shanghai): è anche questa la ragione per cui vale la pena di fare l’esperienza. Un po’ cara, forse (27€ biglietto per gli adulti) ma – spiega il direttore – dovuta all’alta tecnologia impiegata e alla rotazione delle attrazioni, che vengono cambiate ogni sei mesi. E certamente anche alla gestione particolare del luogo. Appena entrati, si viene accolti da uno staff in linea con il museo: nelle loro curiose divise d’ordinanza accompagnano i visitatori davanti a un monitor che illustra il percorso fornendo tutte le informazioni utili e sono presenti durante tutta la visita per spiegare e aiutare nell’interazione. Spiegare. Sì, perché in questo universo del paradossale si entra poco a poco. Sala dopo sala si comprendono i meccanismi ma soprattutto ci si dimentica del consueto e del razionale. In fondo è questo lo scopo del gioco. Il grande lavoro svolto per ciascuna delle cinque sedi (quella di Parigi ha richiesto due anni e mezzo di lavori) è stato ricompensato da un grande successo che ha incoraggiato lo sviluppo di nuove aperture (nessuna in Italia per il momento). Nel 2018 l’idea di aprire l’universo del paradosso nacque a Zagabria, dove il fondatore Harris Douros insieme a un gruppo di appassionati del genere decise di dare vita a qualcosa di diverso che potesse coniugare divertimento e conoscenza.

Reggetevi forte

Nella sede di Parigi, che si appresta a spegnere la prima candelina, lungo il percorso di visita di 1 ora e mezza si scoprono 90 esperienze immersive (di cui 15 esclusive per la Francia) sia mentali e visive, che sconvolgono certezze e mettono in discussione proporzioni e contesti. Divani che sembrano accessori di un prestigiatore e in cui il busto di uno corrisponde alle gambe dell’altro, tavole imbandite con portate a sorpresa coperte da campane molto particolari, illusioni ottiche in cui ci si fotografa precipitando nella tromba delle scale, arrampicandosi su balconi giocando a fare Giulietta e Romeo, librandosi in aria appesi a un palloncino rosso o semplicemente sospesi nel vuoto. E poi ci sono i giochi di specchi che allungano e accorciano, che moltiplicano e frammentano. Entri in un caleidoscopio e ti vedi riprodotto all’infinito, ti siedi a un tavolo di riunioni e vieni immortalato insieme agli altri partecipanti, che guarda caso, sono tue riproduzioni. Ci sono i caroselli magici, i quadri che mutano, ci sono piccoli trompe l’oeil ma soprattutto ci sono le informazioni e gli approfondimenti che poi, una volta tornati con i piedi per terra, aiutano a capire quali sono i principi scientifici alla base di ogni esperienza. Basta inquadrare il QR code per passare dall’approccio ludico a quello educativo. E non è davvero poco. Servono anche a capire l’effetto incredibile che si prova nel Paradox Tunnel, dove si cammina su una passerella fissa al centro di una stanza che ruota. Impossibile mantenere l’equilibrio, nonostante ci si muova su un tracciato stabile!
Alla fine del percorso, dopo aver attraversato uno spazio di 1700 metri quadrati che sembrano pochi metri per quanto si è rapiti dalle esperienze, si arriva alla boutique che è un altro piccolo paradiso di meraviglie proprio accanto al Paradox Cafè. Per chiudere in bellezza.

Paradox Museum
38 boulevard des Italiens, Parigi 9
ingresso : 27 € (adulti ; 22 € (4-11 anni) ; gratuito per i bambini fino ai 3 anni.
Formule scontate per famiglie
www.paradoxmuseumparis.com

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Carla Diamanti
Carla Diamantihttp://www.thetraveldesigner.it/
Viaggiatrice e giornalista, trasforma i luoghi in guide, reportage e itinerari fuori dal comune. Da oltre trent’anni collabora con riviste nazionali, editori, tour operator, centri di formazione e università, radio e televisione. Esprit nomade, ha spostato valigie e residenza da Roma agli Stati Uniti, in Medio Oriente, Haiti e in giro per l’Europa. Da 15 anni vive a Parigi, che esplora in lungo e in largo e di cui scrive. Ha creato il concept di viaggio The TRAVEL Designer.

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