Tokushima si trova a tre ore di distanza dall’Aeroporto Internazionale del Kansai progettato dal nostro architetto Renzo Piano, oltre il Grande Ponte Naruto dove scrosciano gli spettacolari vortici d’acqua nella regione di Shikoku in Giappone.
Vale il viaggio per molte ragioni, prima fra tutte per la danza più famosa del Giappone: la danza awa-odori e poi sicuramente per le bellezze naturali come le immense montagne e le risorse marine.
Da questa natura lussureggiante e dalla cura maniacale dei coltivatori e allevatori giapponesi nascono prodotti unici nel loro genere, che caratterizzano una cucina gustosa ma prima di tutto sana.
Durante Expo 2015 la Prefettura di Tokushima ha dato vita a numerosi eventi per promuovere questo territorio “da viaggiare e gustare”, non ultimo un’interessante cena al Ristorante Osaka di Milano, presentando piatti e bevande giapponesi, ma anche creazioni ispirate alla cucina italiana con l’utilizzo degli ingredienti di Tokushima.
Ecco il menu dello chef Yoshii Saito
- Benvenuto l’autunno: Seriola in pentola allo yuzu su un letto di foglie di autunno
- Crema di patate Naruto Kintoki con punte di radici Renkon di Otsu
- Orata al vapore al gusto di yuzu proveniente da Kito, alghe di Naruto e vino
- Dolce Uiro di Awa come la pietra blu di Awa
- Zuppa di grano saraceno di IyaÂ

La Seriola è cresciuta tra le correnti vorticose e nutrita con una dieta a base di agrumi yuzu ed è servita come fosse una ciotola sopra una foglia di caco, per dare il benvenuto alla stagione in corso.
Lo yuzu e il sudachi sono due delle tre importanti tipologie di agrumi che si coltivano a Tokushima. Lo yuzu è un elemento di supporto immancabile in tutta la cucina giapponese, di colore giallo brillante, aroma rinfrescante e spiccata acidità , proviene dalla Cina ed è arrivato in Giappone attraverso la Corea negli anni 60. In occasione di Expo 2015 fa la sua prima apparizione in Europa ed è stato possibile assaporarlo puro durante questo evento. Il Giappone, che si è preparato ad Expo a cominciare dall’anno passato infatti, è riuscito ad importare in Europa, per l’occasione, ben 300kg di frutta con l’obiettivo di arrivare presto a 10 tonnellate.
Lo yuzu ha trovato terreno fertile a Tokushima proprio grazie a l’acqua pura delle montagne e al clima variabile e gli si riconoscono molte proprietà e mille utilizzi. Lo yuzu è utilizzato non solo in cucina ma, anche nei dolci e durante l’inverno la sua buccia è messa nella vasca da bagno come fossero petali di rosa per un momento tonificante e odoroso.
Il sudachi invece è talmente duro e acido che si mangia solamente dopo averlo spremuto. Il succo riesce a far risaltare il gusto di vari tipi di piatti della cucina giapponese, a Tokushima già nel terzo secolo era coltivato nel giardino di ogni casa. Gli alberi sono molto belli e nel comune di Kamiyama ne esistono ancora alcuni secolari che hanno più di 200 anni. Il sudachi è ricco di acido citrico che aiuta ad alleviare la stanchezza ed è preferito nella stagione estiva quando si soffre il caldo. Il sudachi si mangia mettendolo sopra il pesce alla griglia come la costardella, il sashimi e l’insalata ma lo si può anche bere.

Il Naruto Kintoki è la patata dolce migliore del Giappone, dalla dolcezza avvolgente di castagna alla pelle colore brillante e i suoi toni di colore rosso è molto gustosa. Questa tipologia di patata viene coltivata nella città di Naruto dove è presente appunto lo Stretto di Naruto, famoso per la velocità dei suoi gorghi. Qui il clima è caldo perché le piogge sono poco frequenti e le sabbie dove crescono questi tuberi sono ricche di minerali portati dal Mare interno del Giappone. Le patate Naruto Kintoki vengono raccolte principalmente tra la tarda estate e l’autunno, sono ricche di vitamina C e B1 e di fibre vegetali e si mangiano arrostite o fritte nella tempura. A Tokushima si usa anche lo stile “yudeboshi” per cuocerle al vapore. Al momento le patate Naruto Kintoki non sono disponibili in Europa ed assaporarle al ristorante Osaka è stata un’occasione unica. La delicatezza di questo piatto insieme al suo carattere dolce e vellutato lo rende perfetto per il primo autunno e il primo freddo.

Il piatto dedicato all’orata invece è un piatto che mette insieme mari e monti avvolti dal profumo di yuzu. In particolare si tratta di un’orata rossa su un letto di funghi Tenkeiko pregiati ed è cotta con lo yuzu di Kito.

La pietra blu di Awa è una meravigliosa pietra trasportata dalle correnti del fiume Yoshino e il dolce Uiro di Awa la rappresenta come uno smeraldo emerso dalle acque.

Con la zuppa di grano saraceno di Iya si può assaporare il pesce dell’indago giapponese cucinato con lo stile di cucina di questa antica area proprio a base di verdure e sobagome. La sobagome zosui è una sorta di zuppetta con riso, carne o pesce, condita con miso o salsa di soia e si mangia in tutto il Giappone. Il piatto nacque proprio nella zona di Iya un paese di Tokushima, circondato da montagne dove si produce poco riso, quindi qui si realizza con il grano saraceno invece del riso. Stranamente la zuppa è stata servita dopo il dessert, eppure ha riscosso un particolare successo e gradimento.
A questo punto non ci resta che organizzare un viaggio per raggiungere questi luoghi suggestivi e interessanti e provare ad assaporare questi prodotti sul posto.
Let’s Discover Tokushima!
Per informazioni Tokushima Tourism SiteÂ
su Facebook e in italiano qui: Discover Tokushima

























