Una settimana indimenticabile quella appena trascorsa a Nuova Delhi in India per l’evento che vede protagonista la cucina italiana nel mondo.
Grazie al bel progetto dell’Istituto Italiano di Cultura abbiamo potuto parlare di pane, grani del territorio italiano e zero sprechi. Questi sono solo alcuni dei temi che stanno profondamente a cuore al panificatore e chef Antonio Cera, che ha animato – insieme al suo braccio destro Tiziano Paragone amico e appassionato di cucina – due cene e tre masterclass rivolte a oltre 150 persone che hanno partecipato con grande soddisfazione.
Le tre masterclass nella bellissima cucina dell’Istituto italiano di cultura ci hanno permesso di speigare le origini della cucina italiana, la sua storia, le dinamiche contemporanee e la varietà dei nostri menu regionali. La prima lezione è stata dedicata agli chef della catena di hotel Oberoi ( una delle catene di hotel di lusso più importanti del mondo), la seconda agli studenti della Scuola di Alain Ducasse in India e la terza con un’altra scuola affiliata ad un istituto inglese.
Il nuovo direttore dell’Istituto Andrea Anastasio insieme a Stefano Francia de Celle manager culturale, storico del cinema e curatore da sempre nel mondo dell’arte cinematografica – ha pensato a un programma unico di film italiani da abbinare con i piatti di Chef Viviana Varese, Chef Cristina Bowerman e Antonio Cera.
Rivedere questi film e avere l’opportunità di parlarne è stato un’occasione rara per riflettere sulla nostra cultura e la profondità delle radici italiane nel mondo del cibo e dell’agricoltura.
Stefano ha aperto le proiezioni con delle interessanti osservazioni e spunti di riflessione. Abbiamo parlato di: tradizione, comunicazione, economia e arte.
Abbiamo visto: La Cena Perfetta di Davide Minnella ( che consiglio assolutamente di vedere), I Villani di Daneile di Michele, La Restanza di Alessandra Coppola, Omelia Contadina di JR a Alice Rohrwacher, Slow Food Story di Stefano Sardo.
Lo Chef Ankur Sood responsabile per tutti i ristoranti Diva di Chef Ritu Dalmia con la sua professionalità e gentilezza ha reso possibile un risultato pazzesco. La sua squadra unita ha lavorato senza posa per molti giorni. Siamo diventati tutti amici e abbiamo celebrato la nostra cucina con un pubblico attento e curioso.
Ritu Dalmia che lo ha scelto è conosciuta e stimata per le sue grandi capacità e il suo approccio interculturale. All’interno dell’Istituto di Cultura a Nuova Delhi risiede proprio uno dei ristoranti DIVA di Ritu tra l’altro location disegnata egregiamente dallo stesso direttore dell’Istituto Andrea Anastasio. L’universo di Ritu comprende 6 ristoranti in India, tre a Milano, un’attività di catering internazionale e tantissime relazioni con gli chef più importanti del mondo.
In particolare è da menzionare la cena di gala che si è svolta in piedi nel giardino dell’Istituto con una serie di postazioni di legno molto eleganti e suggestive. Tutto l’allestimento e le postazioni sono state curate dallo chef Ankur Sood, dal Pastry Chef suo braccio destro e dal direttore del ristorante in persona.
Devo dire che il lavoro fatto in cucina e in sala in generale dai ragazzi di Ritu Dalmia è di insestimanbile valore e livello. L’India è un paese resiliente, pieno di professionisti che vogliono migliorare ogni giorno se stessi e rendere al massimo nel proprio lavoro.
Very Travel Confidential. Very Food Confidential.




























