Expo 2015, Slow Food e Terra Madre Giovani per la biodiversità

«A 40 giorni dall’Expo mi corre l’obbligo di fare un augurio sincero al mio Paese, affinché l’Italia in questi 6 mesi possa dare una buona immagine di sé. Mi auguro che Expo non si chiuda a rappresentare solo gli interessi del commercio e della grande industria, ma dia voce anche agli umili, a chi garantisce il pane di oggi e l’alimentazione di domani», così Carlo Petrini, presidente di Slow Food, presenta Terra Madre Giovani, l’evento che porterà a Milano migliaia di giovani della rete di Terra Madre dal 3 al 6 ottobre 2015.

«Terra Madre, da 10 anni la più importante iniziativa organizzata da Slow Food, riunisce contadini, pescatori, artigiani provenienti da 160 Paesi che ogni due anni si trovano a Torino per confrontarsi e dialogare. Grazie a Terra Madre i giovani che verranno a Milano porteranno a casa l’elemento più importante per le loro vite, non soldi, non ricchezze, ma l’autostima. Devono capire che non sono soli, che fanno parte di una grande famiglia: messaggio che porteranno nei loro villaggi. Solo così potranno difendere con orgoglio un seme, una produzione, una comunità, finalmente consapevoli che il loro lavoro non è antiquato, ma nobile e moderno. È questo che voglio sentire a Expo e che voglio tutto il mondo conosca. Chiamarli a raccolta è l’idea che oggi presentiamo, da domani in ogni angolo del mondo, nelle sperdute Ande, nella profonda Africa, si divulgherà il messaggio ai giovani della rete che oggi raccoglie più di 6 mila comunità a venire a confrontarsi a Milano.»

«L’organizzazione è nelle salde mani dei giovani. Quello che dobbiamo fare noi è supportare la manifestazione. Da un lato dobbiamo garantire il viaggio ai contadini del Sud del mondo, come da tradizione di Terra Madre, chiedendo a tutti di sostenere il nostro appello. Dall’altro, l’ospitalità diffusa che stiamo organizzando in tutta la città sarà una grande primavera grazie alla Milano generosa, che ha nel proprio dna il rispetto e l’apertura verso il prossimo. Questa umanità giovane, intelligente e volitiva ci darà innovative soluzioni su come nutrire il paese nel futuro. Penso che questo sia un grande regalo che i giovani di Terra Madre daranno a Expo e un grande regalo alla città: Milano dal 7 ottobre avrà un’altra faccia, quella dell’accoglienza, e migliaia di promotori di questa negli angoli più sperduti del pianeta».

Alle parole coraggiose, sagge e autentiche di Carlo Petrini seguono quelle di Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano: «Una luce si accende su Expo 2015 e mi fa piacere che Carlo Petrini abbia presentato questa iniziativa a Palazzo Marino, la casa dei milanesi e sempre di più una casa che parla a tutto il mondo. Ci siamo concentrati troppo sulle criticità di questo evento globale, oggi invece vogliamo parlare dei temi di Expo – lotta alla fame nel mondo, land grabbing, sprechi alimentari – temi che sono nell’animo di Milano e che condividiamo con Slow Food. Sono orgoglioso che il Comune di Milano si sia già impegnato a ospitare oltre 500 giovani agricoltori dal mondo. Sono convinto che Terra Madre Giovani sia una svolta ulteriore e positiva per Expo Milano 2015, affinché la nostra Esposizione Universale non sia una vetrina di prodotti, ma anche e soprattutto una vetrina di idee e risposte per la sicurezza alimentare».

Lo spazio di Slow Food all’interno di Expo sarà all’estremità est del Decumano: una struttura in legno di larice completamente sostenibile ispirata alle cascine lombarde, articolate su tre lati, con un cortile interno e progettata dallo studio Herzog & de Meuron. Ci sarà la mostra interattiva Scopri la biodiversità, e un percorso di degustazione con 84 formaggi a latte crudo italiani e internazionali proposti nell’area Slow Cheese accompagnati oltre 200 etichette di vino nella cantina Slow Wine. Mentre lo Slow Food Theater ospiterà dibattiti e darà spazio ad altre organizzazioni e alle scuole. Al centro un originale orto in cui trovare varietà lombarde e consigli da ripetere a casa, per avere verdura ed erbe aromatiche a portata di mano.

«Esiste una possibilità per nutrire questo pianeta senza depauperare le risorse naturali, grazie ad agricoltori, pescatori, artigiani che rappresentano un modello di produzione sostenibile. Per questo puntiamo sulla biodiversità», ha affermato Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia raccontando la presenza dell’associazione della chiocciola a Expo. «Solo proteggendola e preservandola sarà possibile nutrire un mondo con sempre più abitanti e necessità. Ecco allora che ne illustreremo significato e valore, descriveremo i rischi che sta correndo e presenteremo tante soluzioni positive e semplici alla portata di tutti, stimolando i visitatori a diventare protagonisti attivi, consapevoli e curiosi», spiega Pascale.

«Tutto ciò che faremo in questi sei mesi in realtà è al centro delle attività di Slow Food fin dalla sua nascita 30 anni fa ed è quello che faremo nel futuro. Dopo Expo speriamo di avere più alleati nel portare avanti le nostre iniziative per promuovere un modello di produzione del cibo più buono, più pulito e più giusto. Dai produttori che saranno a Terra Madre Giovani vogliamo farci raccontare la loro esperienza e il loro vissuto».

E le prime esperienze arrivano proprio da tre giovani della rete. Francesco Scaglia, referente della Rete Giovani ha raccontato i dettagli dell’evento: «È la nuova grande sfida di Slow Food, migliaia di giovani da tutto il mondo si riuniranno al Forum di Assago di Milano il 3 ottobre nella grande plenaria per poi spostarsi al centro della città dove saranno organizzate aree tematiche di discussione sul futuro del cibo. L’ultimo giorno invece visiteremo l’Expo. Saranno tre giorni di festa e dibattiti dedicati sia ai temi cari all’associazione della chiocciola, come ambiente e sostenibilità».

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