“Le Ricette della Signora Toku” è un film giapponese di straordinaria delicatezza che racconta la storia di Sentaro, panettiere suo malgrado, e del suo incontro inatteso con l’anziana signora Toku che si offre di aiutarlo nella preparazione della ricetta dei famosi “dorayaki”, frittelle tipo pan cake, ripiene di una salsa dolce ricavata da fagioli rossi (“an”).
Il negozio è molto piccolo e la signora Toku molto anziana, da principio Sentaro si rifiuta di assumerla, fin quando non assaggia la sua preparazione di fagioli rossi e ne resta, letteralmente, rapito.
Da qui in poi il film “Le Ricette della Signora Toku” è tutto una scoperta e mentre i due sono assorti nella preparazione della ricetta, le loro vite si intrecciano e il regista svela una consonanza di emozioni che coinvolge anche il pubblico.
La fotografia è in primissimo piano, sembra di vedere il film direttamente con l’anima e i colpi di scena arrivano lenti e inesorabili, in un’ambientazione dove il Giappone è un mix di antica filosofia e irriverente innovazione, un luogo internazionale, con piccoli centri molto provinciali, una terra generosa e misteriosa dove la potenza delle stagioni segna il ritmo e la vita dei giapponesi.
Le ricetta e gli ingredienti sono una metafora continua, in qualche modo si sente il profumo dei dorayaki e quello dei ricordi di entrambi, si percepisce la primavera della natura e quella del cuore, si vive l’inverno, la nostalgia e infine la tensione verso il futuro, rappresentata dalla giovane studentessa Wakana, terza co-protagonista del film.
“Nel corso delle nostre esistenze, ci sono momenti in cui ci capita di sentirci pieni di rimpianti e di disperazione e di avere voglia di arrenderci. Malgrado questo, o forse addirittura a causa di questo, siamo tuttavia capaci di aggrapparci alle nostre speranze e di continuare ad avere fiducia nel futuro.” Sono le parole della regista Naomi Kawase, che ha voluto riadattare per il grande schermo, il libro “An” di Durian Sukegawa, pubblicato in Giappone nel 2013 e trasformarlo nel poetico film “Le Ricette della Signora Toku”.
Buona visione!


























