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Sul palco di Identità Golose, presentato da Gabriele Zanatta, c’è Eneko Atxa a raccontare il suo progetto di ristorazione che oggi arriva dalla Spagna, fino in Thailandia e presto sarà anche a Tokyo.
Il Ristorante Arzurmendi di Eneko Atxa è una struttura architettonica moderna, a basso impatto ambientale che si trova a Larrabetzu, Vizcaya in Spagna.
Quando i clienti arrivano al ristorante Azurmendi non vengono fatti accomodare al tavolo, l’idea infatti è quella di una visita come se fossero ricevuti in una casa.
La passeggiata pensata per i clienti, inizia dall’esterno, in un itinerario dove l’orto e le coltivazioni evocano i prodotti acquistati dai fornitori locali nei dintorni del ristorante. Poi, si passa alla visita dell’edificio e il primo aperitivo viene offerto nella green house. Un cocktail vegetale viene servito su un bancone di legno naturale che svolge anche la funzione di strumento musicale. C’è poi una coltivazione di cotone commestibile e una pianta di avocado dalla quale mangiare solo il nocciolo che contiene guacamole. Sì, si tratta anche di intrattenimento e gioco tanto che arriva il momento del picnic.
In un cestino vengono serviti altri aperitivi, come una acciuga del Cantabrico e un vino prodotto dal ristorante stesso (lo zio dello chef è un famoso produttore della zona).
Poi si raggiunge la cucina, dove una zuppa calda da assaggiare subito, con foglie di funghi disidratati, attende il commensale.
In fine ecco la sala con le sue vetrate mozzafiato dove sedersi al tavolo.
Eneko Atxa a questo punto del racconto ha presentato due piatti rappresentativi e un cocktail: l’uovo tartufato, dove il tartufo è iniettato direttamente nell’albume dell’uovo, l’ostrica vegetale tutta da scoprire e una rivisitazione del Bloody Mary, il Bloody Mar con acqua di ricci di mare e una galletta con crema di ricci di mare e fiori eduli.
Filosofia di territorio e proposta di un’esperienza coinvolgente per restare affascinati e divertiti, con qualche citazione dai più grandi cuochi spagnoli di sempre, tanta passione e il giusto piglio imprenditoriale.
Nerina Di Nunzio @nerinadinunzio @FoodConfidentia
