Enzo Vizzari presenta Alain Ducasse accompagnato da Romain Meder, executive chef di Plaza Athenè.
Vizzari e Ducasse sono due signori dell’alta cucina e sanno muoversi e catturare l’attenzione della platea con grande stile.
A Ducasse non sfugge nulla, nemmeno il minimo gesto del commis che dimentica di recuperare parte del prodotto, dopo averlo passato al colino. Romain Meder ha una sicurezza del gesto che testimonia la scuola dalla quale proviene e sul palco di Identità Golose prende forma un piatto di terra dall’aspetto confortante e dal profumo intenso che riempie subito l’Auditorium.
Gli ingredienti sono semplici e il condimento elegante, come suggerisce lo stesso Ducasse: Quinoa, radici di Quinoa e funghi, con tartufo nero (dal Menu del Plaza Athenee: Quinoa cultivated in Anjou, Quinoa roots and mushrooms, roots black truffle) , in un gioco complice di solido e liquido alla ricerca dell’armonia.
Alla domanda di Vizzari sulla clientela, Ducasse risponde che i loro clienti sono foodies, attenti, curiosi ma soprattutto fedeli, capiscono il valore della proposta e ritornano.

Per preparare il piatto e pestare i vegetali lo Chef Meder usa un’antica tecnica giapponese, un mortaio che ricorda il nostro italiano per realizzare il pesto, ma il materiale è diverso e alla fine il composto è omogeneo e cremoso.
Naturalitè è il titolo di questa presentazione e Ducasse ribadisce con coerenza la responsabilità del cuoco nel trattare il prodotto, la potenza di scelte orientate all’ambiente, il desiderio di affermare che tornare alla terra non è una moda, è invece sempre stato “il suo modo” di affrontare la cucina.

Nerina Di Nunzio @nerinadinunzio @FoodConfidentia

























