Bistrot 4.5 via Amsterdam 140 – Roma, c’è vita su Marte!

Molto, molto difficile mangiare all’EUR, in generale a Roma SUD e ve lo dice una che ha vissuto in zona una trentina d’anni.

Finalmente ieri sera ho visto la luce e ho mangiato alla tavola di Guido Boemio.

Mi pento di non esserci andata prima, eppure Lele Usai me lo aveva detto e non lo aveva detto solo a me, presentando lo chef al contest di THE FORK + IDENTITA’ GOLOSE di qualche tempo fa a Milano.

Insomma Guido Boemio cucina proprio bene e se questo vi sembra poco, in sala c’è un signor servizio, sono davvero in pochi ma buoni, anzi buonissimi.

In sala c’è Ruggero Penza insieme a una ragazza e in cucina sono solo in 4 ( da quello che ho sbirciato dai vetri della cucina a vista  senza chiedere ) contro una quarantina di coperti che a pranzo fanno il doppio giro.

Le porzioni sono perfette, come quantità e presentazione e il menu degustazione permette davvero di fare capolino nel pensiero dello chef, lasciando però libero il commensale di chiedere una preferenza, per personalizzare il percorso.

Ecco cosa ho mangiato. I PIATTI

  • “Salmone in panure croccante su crema di avocado, riduzione di cipolla in agrodolce” e una fogliolina di acetosella a guarnire –  come benvenuto dello chef. Devo dire: delizioso. Con tutti i canonici richiami a morbidezza e croccantezza, mix di sapori interessanti, piatto armonico e avvolgente, bellissimi colori e profumo delicato.
  • “La nostra versione dell’Astice alla Catalana” ovvero un piatto che contiene tutti gli elementi della famosa ricetta ma composti e presentati diversamente: astice, cipolla rossa di Tropea, crema di patate viola peruviane, polvere di pomodoro, riduzione di basilico.” Di questo ne avrei mangiati due.
  • “Anatra con riduzione di vino rosso ( Cesanese del Piglio ), nocciole e indivia brasata”  non mi ha convinto del tutto, ma sulla buona strada.
  • “Sedano, carote e cipolle” di cui invece mi sono perdutamente innamorata.

  • “Tortelli con melanzane alla parmigiana” confortanti e golosi.
  • “Riso scampi e caprino”: una butade, insomma una presa in giro gourmet dell’inflazionato risotto alla crema di scampi. Il giovane chef Guido Boemio ha realizzato così un riso al salto ( con crosticina da salivazione spinta ), con scampi crudi di Sicilia ( freschi e dolci), ha poi aggiunto una tenue crema di Caprino ( come dice – con fare soave – il maître sommelier Ruggero) e la bisque di astice, da versare sopra nel momento del servizio in tavola.

Servizio curato nei minimi dettagli appunto da Ruggero Penza, che mi ha ricordato il modo di fare di Umberto Giraudo, mio supremo mito del servizio di sala. Un servizio professionale ma non distaccato e adattato al luogo easy. Una cucina molto raffinata, in un bistrot di quartiere divertente e affollato di oggetti e ricordi personali della proprietà.

Ruggero saprebbe stare ovunque volevo dire, con il suo fare elegante, forbito ma amichevole, con le sue citazioni francesi e latine e le sue battute leggere. Attento alla tempistica innanzitutto e a far danzare i tavoli senza intoppi. Un bel duetto lui e lo chef.

  • “Spaghetto Benedetto Cavalieri aglio olio e peperoncino con tartare di mazzancolle” ( con aglio nero fermentato e crema di aglio dolce ). A questo punto mi sono alzata e sono stata a vedere le toilette ( ho una rubrica nelle mie Instagram stories di grande successo sull’argomento…) e ho lasciato la pasta nel piatto, per vedere quanto sarebbe rimasta al dente. Indovinate? Perfetta.

Insomma poi è arrivato un piatto con la tracina ma, io avevo mangiato troppo pane (buono quello casereccio, buoni i grissini fatti da loro, così così i bottoncini all’olio … ) e quindi l’ho solo fotografata.

Appena mi sono ripresa,  ho voluto assaggiare tra i dolci “il croccante” con ripieno di gelato de i Caruso e divertentissima presentazione.

Per come la vedo io, questo ragazzo farà parlare di sé e il duetto con Ruggero non va sciolto.

Signore e signori c’è vita su Marte, c’è Bistrot 4.5 all’Eur – Roma ( SUD ).

CONSIGLIO: andare la sera e non a pranzo ( a pranzo l’offerta è diversa, sempre di grande qualità ma veloce )

PLUS: ingredienti freschi, materia prima ricercata, ottimi vini in abbinamento. Noi in questo caso abbiamo bevuto un Riesling del 2015 At dell’Azienda Aquila del Torre –  FRIULI Colli Orientali

INFO: BISTROT 4.5 –  Via Amsterdam 140, 00144 Roma RM – Tel: +39 0696526645 

PS: le foto scattate da me sono sul mio profilo INSTAGRAM 

Nerina Di Nunzio
Nerina Di Nunzio
Insegna all'Università di Tor Vergata nel Master di Secondo Livello "Nutrizione Sostenibile" Comunicazione Biomedica, ha tenuto per anni la cattedra di "Food and Beverage Industry" in inglese all'UNINT, insegna alla Coldiretti per Campagna Amica ed è Specialista di Alta qualificazione all'Università Roma Tre per il "Corso Scienze e Culture Enogastronomiche" nel Dipartimento di Scienze. Ha diretto per tre anni IED Roma (Istituto Europeo di Design) e si occupa di Food Design da 11 anni. E’ un avvocato pentito, esperta di marketing digitale e comunicazione. Ha lavorato in Tim nel CRM e in Poste Italiane alla Direzione Marketing di Banco Posta e per 7 anni è stata Direttore Marketing e Comunicazione di "Gambero Rosso Holding" e del "Master in Giornalismo Eno-Gastronomico" di Stefano Bonilli. Ha fondato l'agenzia di PR e Media Relations “Food Confidential” e ha diretto la scuola di cucina e gli eventi della rivista “La Cucina Italiana” del gruppo Condè Nast a Milano. Autrice e conduttrice TV, Mental Coach e Istruttore di protocolli Mindfulness si occupa di crescita personale. Ha fondato la società di formazione e retreat Mindful Confidential - I segreti della consapevolezza. Ha scritto un libro sui prodotti biologici e ha un figlio che vuole salvare il pianeta dall'inquinamento.

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