Marco Camorali e Stefania (Sissi) Pagani – coppia da 20 anni nel lavoro e nella vita – sono riusciti a scovare e a portare in Israele due golosità italiane che, incredibilmente, ancora non c’erano: il gelato 100% naturale e la granita siciliana.
Da sempre amanti e amatori del cibo, Marco e Sissi hanno un passato da biologi marini ma anche da guide per escursioni subacquee a Bali, finché ‘alla soglia dei 50 anni’ – racconta Marco nella loro nuova Gelateria ARTE, aperta a Tel Aviv appena un paio di mesi fa – ‘ci siamo domandati cosa volessimo fare da grandi’.
Se all’inizio si è trattato di un’attrazione per l’aspetto business, durante i due anni di studio alla Gelato NaturaleAcademy di Emanuele Presenti, di preparazione ed esperienza al fianco di Carmelo Gullo della gelateria Acquarius di Oliveri in Sicilia, si è accesa la passione per l’arte del freddo che rispecchiava con coerenza le scelte di vita della coppia, ispirate alla natura e alla creatività.
Poi, come spesso succede nella vita, i posti chiamano le persone. In Israele Sissi ha la famiglia e Marco ha subito apprezzato questa città in grande fermento culturale, tecnologico e creativo. Anche dal punto di vista delle tendenze ‘green’ nel fitness e nell’alimentazione ‘Tel Aviv sta vivendo un momento magico – osserva Marco – e i nostri gelati, al 100% naturali e in buona parte anche vegani, si inseriscono alla perfezione in questo trend!’
L’unicità di ARTE rispetto al panorama delle gelaterie in Israele, oltre al laboratorio a vista, è che le materie prime sono in maggior parte locali, come agrumi e mandorle, ma per specifici ingredienti Marco e Sissi importano il meglio, come le nocciole turche e i pistacchi iraniani. Tutte le lavorazioni sono fatte in casa, dalle paste, ai biscotti, al tiramisù. Non usano coloranti alimentari, non usano emulsionanti chimici, non usano prodotti industriali.
Prima di aprire ‘ARTE’ Sissi e Marco si sono affidati ad un consulente locale per studiare il mercato delle gelaterie. ‘Noi comunque – prosegue Marco – avevamo idee molto chiare. Intanto è stato amore a prima vista con Nahalat Benyamin (la strada dove hanno aperto la gelateria), con la vivacità dello shuk (il mercato) nella strada parallela, con l’atmosfera creata dagli artisti di strada che si esibiscono spontaneamente di tanto in tanto… La nostra idea era proprio di un posto connesso con l’arte, dal nome, al logo, alla location. Abbiamo una parete per esposizioni, un proiettore per film, ospitiamo concerti jazz il giovedì pomeriggio in collaborazione col jazz club qui vicino’.
E i clienti possono perfino dipingere su tele messe a disposizione da Marco e Sissi e in questo modo dar vita ad originali opere collettive.
‘Il senso – sintetizza Marco – è che noi ci presentiamo come artisti del gelato e ai nostri clienti offriamo la possibilità di esprimersi come artisti in quel che vogliono!’






























