CAMPIONATI DELLA CUCINA ITALIANA: a Rimini le sfide a colpi di padelle.

Quarto anno per i Campionati della Cucina Italiana organizzati dalla FIC; 1550 gli iscritti, 4 i giorni di gare; 60 i cooking show. 

Il padiglione A della fiera di Rimini si è vestito a festa. La Federazione Italiana Cuochi lo ha allestito meticolosamente, come del resto fa in tutti i suoi eventi: 4 cucine per le competizioni a squadre; 6 laboratori per le gare dei singoli. E poi il palco per i cooking show e gli stand dei partner di questa edizione.

«Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Rocco Pozzulo, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Cuochi perché ogni anno cresce il numero dei cuochi partecipanti e questo rappresenta un elemento molto importante per la crescita della cultura gastronomica del paese che evidenziala volontà di mettersi in gioco per confrontarsi con un regolamento molto rigoroso che impone allo stesso tempo disciplina, competenze tecniche e creatività, tre fattori che assumono ancor più valore se sono adottati nella formazione delle nuove generazioni di cuochi».

Courtesy Mauro di Leva

Quest’anno per l’organizzazione dell’evento, che si è svolto all’interno della manifestazione Food&Beer Attraction, la Fic si è avvalsa del supporto di Worldchef e della collaborazione con Italian Exhibition Group.

L’idea, guardando tutti questi professionisti al lavoro, è che la competizione sicuramente è uno stimolo, ma è la passione che li spinge forte, fortissimo. I loro sguardi concentrati durante la gara; la loro soddisfazione/insoddisfazione a bocce ferme; le loro vibrazioni durante l’attesa dei risultati.

Le premiazioni poi, un vero e proprio tributo alla cucina tricolore che, mai come in questo momento specifico, parla veramente da sola, al mondo intero. Il Made in Italy culinario infatti viene celebrato in tutte le sue forme: cucina calda, fredda, pasticceria da ristorazione, cucina artistica.

«I Campionati della Cucina Italiana sono una formidabile vetrina del nostro paese – ha spiegato Seby Sorbello, Presidente di FIC Promotion e lo dimostra la grande presenza a Rimini di tutti i protagonisti dell’enogastronomia nazionale tra cuochi, giornalisti, pubblico e partner, consapevoli che solo fornendo, tutti insieme il proprio contributo, si può efficacemente promuovere la nostra cultura alimentare, tradizionale e contemporanea, consapevole del passato ma capace di guardare al futuro. Sarà questo lo spirito che animerà anche il prossimo Congresso Nazionale in programma a Catania dal 31 marzo al 2 aprile, al quale quest’anno si affiancherà Cibo Nostrum, la grande festa della cucina italiana con centinaia di cuochi provenienti dalle province e dalla regioni italiane, ognuno dei quali presenterà una specialità tipica del luogo di provenienza».

Courtesy Mauro di Leva

E poi i ragazzi, le giovani leve, studenti degli Istituti Alberghieri che si mettono alla prova per la prima volta. In questo senso è stato emozionante il “Contest Ragazzi Speciali”, organizzato dal Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federazione,  che si è rivelato un intenso momento di integrazione e formazione dedicato a tutti gli alunni con programmazione scolastica differenziata.

A premiare tutti i partecipanti del contest, un altrettanto emozionato Moreno Cedroni (chef e patron del ristorante Madonnina del Pescatore di Senigallia, 2 stelle Michelin).

Una importante fase è stata sicuramente quella dedicata al “Gran Premio della Cucina Mediterranea”, con le squadre di Slovenia, Francia e Albania chiamate a realizzare un menù di tre portate con ingredienti mediterranei.

Il rilievo internazionale all’evento è stato confermato dalla presenza della Worldchefs, con il direttore continentale per il Sud Europa Domenico Maggi che in questi anni ha dato e continua a dare prestigio all’Italia oltre confine.

Courtesy Mauro di Leva

Le giurie hanno lavorato sotto il coordinamento di Gaetano Ragunì, general manager della Nazionale Italiana Cuochi. Le dimostrazioni sul palco (cooking show), proiettate anche sul megaschermo per farle vedere e godere al pubblico tutto, sono state pensate per valorizzare i prodotti italiani, e per formare e misurare i cuochi sull’adozione di metodi di lavoro quotidiani basati sulla scelta di prodotti di qualità e sul rispetto dei territori di produzione, sulle tecniche di conservazione, lavorazione e cottura dei cibi, sull’attenzione allo spreco alimentare.

Insomma un tripudio di padelle tutte rigorosamente firmate Baldassare Agnelli Pentole professionali che per l’occasione ha presentato il manifesto dedicato alla cultura dello spadellamento. Perché ad un cuoco puoi toccargli tutto, ma non le sue padelle.

Antonio Di Trento
Antonio Di Trento
Sono cresciuto con la sabbia nelle scarpe e il mare negli occhi, ma preferisco la cucina di terra. Scrivo di avvenimenti legati al cibo sul mensile Nonsolorosa (dove ho anche una rubrica di musica: mio primo grande ed insostituibile amore). Laureato in Scienze Umanistiche con indirizzo storia e critica del cinema, nella mia prima vita ero un aiuto regista. Ogni volta che i miei occhi incontrano una cheesecake mi arriva una fitta al cuore che non posso non assecondare!

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