Chef a teatro per il CONGRESSO NAZIONALE FIC di Catania

Ha fatto il giro del web la foto delle berrette bianche al Teatro Massimo Bellini di Catania, ma è stato solo uno dei tanti appuntamenti che si sono susseguiti per il 30esimo Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi da poco chiuso.

In scena all’interno del Cooking Fest – Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie da cucina, che si è tenuto presso il complesso fieristico Le Ciminiere e in altri luoghi rappresentativi della città etnea, il Congresso ha visto la partecipazione di più di 1.000 cuochi da tutto il mondo, chef stellati e molti altri ospiti.

Anche quest’anno il Congresso ha aperto le porte al grande pubblico per favorire, durante le tre giornate, un esteso dibattito e importanti momenti di confronto sull’enogastronomia nazionale ed internazionale.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Rocco Pozzulo, da poco riconfermato presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochiperché a ogni Congresso organizzato cresce sempre più il numero dei cuochi partecipanti e questo rappresenta un elemento molto importante per la diffusione della cultura gastronomica del paese che evidenzia la volontà di mettersi in gioco, di dimostrare che anche il nostro lavoro, fatto di sacrifici e rigore, ha un valore ancora più alto se vissuto e condiviso in momenti di formazione come questo”.

L’appuntamento ha posto l’accento sul fondamentale contributo fornito da prodotti tipici e cucine locali al processo di diffusione del modello alimentare italiano nel mondo e non a caso il Congresso si è svolto in Sicilia, regione che negli ultimi dieci anni si è fatta portatrice sana della riscoperta della cultura gastronomica locale. Ne hanno parlato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio, le delegazioni della FIC provenienti da tutto il mondo capitanati dalla presenza di Thomas Gugler, presidente mondiale della World Association of Chefs Societies, il direttore Worldchefs del Sud Europa Domenico Maggi, chef stellati e tanti altri ospiti che hanno raccontato la propria esperienza

Ad aprire l’evento sono stati i rappresentanti della Federazione Italiana Cuochi nel mondo provenienti dal Brasile, Polonia, Belgio, Olanda e Australia, che si sono ritrovati domenica 31 marzo nell’anfiteatro del complesso delle Ciminiere di Catania, insieme al sindaco della città Salvo Pogliese, per dare inizio a “Gusto in Scena”. Questo è stato il titolo del Congresso FIC 2019, ispirato allo slogan The extraordinary Italian Taste di Expoper sottolineare il ruolo strategico dell’enogastronomia nazionale nella promozione del sistema paese.

La Federazione ha scelto, anche in occasione del Cooking Fest, di affrontare tematiche molto importanti relative alla sicurezza, agli sprechi alimentari e la sostenibilità, invitando a presiedere il ministro del MIPAAFT Gian Marco Centinaio, che oltre a cimentarsi ai fornelli, ha ribadito l’impegno del governo nella salvaguardia del Made in Italy e dei progetti futuri che prevedono di esportare in Cina oltre alle arance, anche il riso italiano e la carne suina.

“Le eccellenze siciliane fanno indubbiamente parte di un contenitore più importante che è quello del Made in Italy e del nostro paese – ha detto il ministro durante il suo intervento – All’export manca ‘fare sistema’, noi stiamo andando in giro per il mondo a promuoverci in modo disorganizzato, ma se lo facessimo come squadra riusciremmo ad aumentare le esportazioni e a far conoscere ancor di più la qualità dei nostri prodotti. Abbiamo fatto un buon lavoro sulle arance e stiamo iniziando a trattare nuovi dossier che riguardano altri prodotti con la Cina, un paese che ha tante potenzialità di sviluppo economico”.

Il ministro Gian Marco Centinaio ai fornelli

Tra show cooking e focus di approfondimento, tanti i momenti dedicati a chef che hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico anche lontano dai fornelli, raccontando dettagli e particolari delle loro vite che li hanno portati a distinguersi per bravura, dedizione al lavoro e genialità. È il caso di  Enrico Crippa (Piazza Duomo***, Alba) e Luciano Tona alla guida dell’Accademia Italiana Bocuse d’Or, Ciccio Sultano (Il Duomo**, Ragusa), Pino Cuttaia (La Madia**, Licata), Massimiliano Mascia (San Domenico**, Imola), Anthony Genovese (Il Pagliaccio**, Roma), Massimo Mannaro (San Domenico Palace*, Taormina), Vincenzo Candiano (Locanda Don Serafino**, Ragusa), Alessandro Ingiulla (Sapio*, Catania), Francesco Patti (Coria*, Caltagirone), tutti insieme per sottolineare il ruolo strategico dell’enogastronomia nazionale, l’importanza della promozione della cucina italiana a partire dalle radici più profonde.

I cuochi al Teatro Masismo Bellini di Catania

E torniamo da dove eravamo partiti. Lunedì 1 aprile 2019 si è svolta la grande serata al Teatro Massimo Bellini di Catania, che per l’occasione ha modificato la programmazione artistica per accogliere e dedicare una serata di musica classica e opera lirica a tutte le berrette bianche partecipanti al 30esimo Congresso della Federazione Italiana Cuochi.

Per l’occasione il teatro ha così deciso di realizzare un concerto ispirato alle partiture che hanno espresso il significato profondo e universale della convivialità, allargando il raggio delle suggestioni alle colonne sonore cinematografiche e alle pagine di celebri scrittori. Il risultato è stato un evento multimediale in cui musica, cinema e letteratura che ha messo in risalto la straordinaria forza economica e il valore civile e sociale del cibo, così radicati nell’esperienza artistica del melodramma italiano e, più ampiamente, del grande repertorio musicale.

Arti che si sono fuse in perfetta simbiosi alla pasticceria siciliana servita dalla generosa delegazione del Con.Pa.It Sicilia.

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