Ciao sono Hiro con Hirohiko Shoda

[dropcap size=small]I[/dropcap]n partenza su Gambero Rosso Channel Ciao sono Hiro”.un nuovo programma dove si farà portavoce di una cucina a zero cottura, senza pentole e senza fornelli. Dal 17 febbraio, tutti i lunedì, alle ore 21:30 su Gambero Rosso Channel canale 411 di Sky.

[divider]Intervista a Hirohiko Shoda di Ciao sono Hiro[/divider]

Hirohiko in 3 aggettivi.
Ottimista/Positivo, etico e “teneroso”.

Qual è il tuo percorso formativo e professionale?
Ho lavorato per oltre dieci anni nell’alta ristorazione in Giappone, una prima esperienza in Italia nel 2003 e poi stabilmente in Italia dal 2006 ad oggi. Ho studiato e conosco tutte le cucine internazionali, tuttavia non bisogna mai fermarsi, sono molto curioso e cerco sempre di scoprire e di immaginare nuovi accostamenti.

Sta per partire un nuovo programma su Gambero Rosso Channel Ciao sono Hiro dove sarai protagonista. Come nasce questa collaborazione?
Da una semplice e appassionata e-mail che la mia ragazza Letizia ha inviato al canale raccontando la nostra storia e il mio desiderio di voler comunicare la mia esperienza e la mia passione.

A cosa si ispira la cucina che proporrai a Ciao sono Hiro?
Alla Natura nella sua purezza. Ingredienti basici uniti insieme con armonia, come in un concerto. Le mie ricette sono poco elaborate e molto esaltate, senza violentare la consistenza, ma mantenendo il gusto anche solo con l’efficacia di un taglio. Il cibo va rispettato e valorizzato come forma d’arte.

Un programma dedicato al crudo e alla cucina senza fornelli? Quando nasce questa passione?
Da sempre per me il concetto di crudità è uguale a quello di nudità, ovvero di purezza dei cibi. Ogni ingrediente è completo, vive da solo, ha migliaia di possibilità senza l’utilizzo di fuoco o cotture. Occorre solo trattare bene l’ingrediente nella sua essenza. In tutti i piatti che ho cucinato ho trasmesso la mia filosofia, ovvero quella di esaltare il gusto, il colore e il sapore naturale dei cibi. Io sono solo il cuoco: il passaggio dal cibo a chi lo mangia. Non deve essere il cuoco il protagonista, ma il cibo.

Cosa non può mancare in cucina per realizzare piatti a cottura zero?
Le mie due mani e tutto ciò che la Natura in quel momento può offrirmi.

Perché non preparerai sushi nel programma Ciao sono Hiro?
Io sono nato ad Osaka e la mia cultura è giapponese, ma sono uno chef di cucina italiana. I piatti di ‘Ciao, sono Hiro’ saranno il risultato della mia esperienza e della mia creatività, l’unione di tanti ricordi, ispirazioni e tanto studio e tanto duro lavoro.

Cosa pensi della proposta gastronomica giapponese in Italia?
A Roma e in Italia mancano ancora tantissimi ingredienti e piatti che caratterizzano la cucina giapponese, l’offerta è ancora orientata a soddisfare il gusto e le aspettative del cliente occidentale, ma l’attenzione e la curiosità sul cibo giapponese sono sempre più diffuse. Sono sicuro che gradualmente si arriverà ad un’offerta più vicina a quella originale.

Passare da Le Calandre al Gambero Rosso Channel. Non hai paura di rimanere incastrato nell’immagine di chef televisivo?
Semmai il contrario. Dopo tanti anni nella ristorazione, grato per tutto ciò che ho imparato sia in Italia che in Giappone, felice dell’ottimo rapporto instaurato con i miei ‘vecchi’ colleghi, era arrivata l’ora di andare oltre il confine del ristorante, della brigata, della clientela affezionata. Con la TV vorrei tanto che il mio lavoro e il mio messaggio di rispetto per il cibo arrivasse a molte più persone.

La redazione di Food Confiential Magazine @FoodConfidentia

 

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