PARIGI: arriva la fiamma olimpica

A distanza di un secolo la fiamma olimpica torna a illuminare Parigi e lo farà il 14 e 15 luglio 2024 con un percorso simbolico che racconterà al mondo una città plurale. Parola della sindaca Anne Hidalgo.

Neppure il luogo scelto per dare l’annuncio alla stampa è casuale. Anne Hidalgo ci incontra in una sala del Musée Carnavalet, luogo simbolo della città e oggi sede del Museo della storia di Paris (gratuito per tutti). Ed è solo uno dei dettagli di questo evento che si annuncia diverso dal consueto e in linea con alcuni principi stabiliti all’inizio di questa avventura, nel 2015: pluralità, coinvolgimento, ambiente e valori dell’inclusione.

Dunque, due percorsi urbani, anzi tre – ciascuno con un colore diverso – perché il 26 luglio 2024 la fiamma olimpica tornerà a Parigi dopo essere stata portata da circa 10.000 tedofori, entrerà nella capitale da Saint-Denis, navigando sul canale omonimo, ridiscendendo il Bassin de la Villette e il Canal Saint-Martin per raggiungerà poi la Senna da cui verrà dato il via alla Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi 2024. Anche questa annunciata fuori dagli schemi abituali, originale e coraggiosa.

L’esordio del lungo percorso francese è fissato per l’8 maggio 2024, quando la fiamma arriverà nel porto di Marsiglia a bordo di un veliero e salperà da Atene dopo essere stata accesa il 16 aprile nel santuario di Olimpia, in omaggio all’antica tradizione. Da Marsiglia comincia il periplo attraverso tutto l’Esagono, la Corsica e i dipartimenti e terre d’oltremare, Guyana Francese, Réunion, Polinesia Francese, Guadalupa e Martinica da cui tornerà il 18 giugno per l’ultimo tratto terrestre fino alla capitale.

La fiamma entrerà a Parigi il 14 luglio 2023, ed è un simbolo anche questo. Nel giorno della festa nazionale comincia un tragitto di due giorni attraverso la città, con tappa finale sul parvis dell’Hotel de Ville, il municipio cittadino. È il giorno della carrellata dei simboli, dello scorrere dei luoghi emblematici, quelli in cui si è fatta la storia e che sono stati testimoni di eventi importanti, dove hanno preso vita le grandi opere della letteratura e dell’arte, che hanno forgiato il passato e che parlano del presente.
Diciannove tappe lungo un percorso di 31 chilometri di colore giallo disegnato fra gli arrondissements centrali, dagli Champs Elysées al museo del Louvre, dalla Bastiglia al Bataclan, dal Panthéon all’Assemblée Nationale, da Notre Dame alla Grande Mosquée de Paris, dal Memoriale della Shoah all’Institut du Monde Arabe, dalla Sorbonne all’Olympia e alla casa di Victor Hugo in omaggio all’intellettuale, politico e autore (il più letto di Francia) che ha scritto di Parigi e della sua fede repubblicana.

Ma la rivoluzionaria Parigi non si limita alla cartolina e vuole trasformare le Olimpiadi in un evento che coinvolge tutta la città e non solo i soliti luoghi noti. Dunque, il 15 la torcia riparte per altri 27,5 chilometri e segue un percorso rosa che la porta fuori dal centro, verso gli arrondissement dove i monumenti iconici lasciano il posto alla vita di tutti giorni, con le difficoltà e i sogni, gli spazi verdi e le torri urbane.
I tedofori correranno fra il Bois de Vincennes e quello di Boulogne, che da qualche anno ospita la spettacolare Fondation Louis Vuitton. Passerà accanto alla linea aerea della metropolitana che sfiora la Tour Eiffel e prosegue verso la Butte aux Cailles degli street artists e poi alle Buttes-Chaumont con le casette che sembrano uscite da un libro di storia e con un parco da cui si ammira Parigi da lontano. Nel tragitto ci sono Belleville e le sue storie quotidiane, c’è l’Arco di Trionfo con quelle del passato, ci sono le piazze de Catalogne e della République, il ventre della protesta, il luogo da cui partono le manifestazioni (e dove si concluderà il secondo giorno di percorso). E poi Roland-Garros con lo Stade de France e Montmartre che apre verso nord, a due passi dalla Goutte d’Or, il quartiere che ti catapulta in Africa e a cui il regista Clément Cogitore ha dedicato un film. Questa carrellata di mondi parigini raggiunge anche Porte de la Chapelle, testimone della rivoluzione urbana e della rivalutazione dei quartieri a ridosso del périphérique, l’anello che abbraccia la città. Qui, non molto lontano dal mercato delle pulci più famoso al mondo, le Olimpiadi saranno presenti nella Paris Arena II una sala polivalente che ospiterà alcune prove sportive.

“Non vogliamo nascondere la vita quotidiana, con le difficoltà, il lavoro, i sogni e i problemi di alcuni quartieri”, dichiara la sindaca raccontando la genesi del percorso della torcia. “Le Olimpiadi sono un momento di aggregazione e devono essere di tutti”. Soprattutto saranno una sfida importante: riunire per la prima volta Olimpiadi e Paralimpiadi puntando sull’energia collettiva e sullo sport per mettere in luce la storia di Francia e i suoi protagonisti, il patrimonio naturalistico e il savoir-faire francese ma anche la diversità e la molteplicità di culture che fanno questo Paese.

www.paris2024.org

 

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Carla Diamanti
Carla Diamantihttp://www.thetraveldesigner.it/
Viaggiatrice e giornalista, trasforma i luoghi in guide, reportage e itinerari fuori dal comune. Da oltre trent’anni collabora con riviste nazionali, editori, tour operator, centri di formazione e università, radio e televisione. Esprit nomade, ha spostato valigie e residenza da Roma agli Stati Uniti, in Medio Oriente, Haiti e in giro per l’Europa. Da 15 anni vive a Parigi, che esplora in lungo e in largo e di cui scrive. Ha creato il concept di viaggio The TRAVEL Designer.

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