Pipero è l’esperienza dell’accoglienza spinta al massimo. Qui è possibile incontrare Alessandro Pipero, maître e sommelier di gran successo. Soltanto a lui potevamo chiedere come portare in tavola l’olio extravergine di oliva!
Alessandro Pipero, è lui a dirigere il ristorante – Pipero – che porta il suo nome, stile inimitabile e avventuriero come il suo carattere, come i suoi aforismi e le sue riflessioni d’autore condivisi su Facebook e raccolti nel libro Si mangia al tocco, Edizioni Estemporanee. Perché «a volte una forchetta è più erotica di un perizoma!» Alessandro è attualmente anche a capo di Noi di sala, progetto che promuove il ruolo svolto dal cameriere di alta cucina e che è già stato accolto dai più famosi ristoranti di Roma.
Dopo Luciano Monosilio e i grandissimi risultati e successi raggiunti dall’affiatato team creato da Alessandro, come la prima stella Michelin, oggi a guidare la cucina è Ciro Scamardella. Quasi trent’anni e tantissime esperienze dal Gambero Rosso Channel a Roy Caceres, diventa primo chef per la prima volta nella sua vita da Pipero.

L’olio extravergine di oliva è un ingrediente chiave dell’esperienza da Pipero: tutto inizia con l’olio. Il servizio al tavolo dell’extravergine è un rituale particolare, curato in ogni dettaglio per dare risalto alla materia prima. Per questo abbiamo chiesto ad Alessandro come portarlo in tavola.
«L’olio a tavola è una cosa seria. Quindi senza sale, senza pepe. Il pane deve avere la giusta dose di sale e soprattutto deve essere un pane tiepido, non caldissimo sennò rovina il sapore dell’olio extravergine di olive. E ciotola trasparente per vederne la limpidezza. Molto semplice ma efficace, senza frociate.»

All’interno della carta del ristorante , uno dei piatti che esaltano al meglio l’extravergine è la focaccia stile barese servita insieme al primo antipasto, viene cotta in due tempi, ovvero prima su una superficie molto calda a 270°, e poi finita al forno. È un impasto che ha un alto contenuto di olio, sia all’interno sia quando viene cosparso prima della cottura in fry-top.
Per il suo ristorante Alessandro Pipero ha scelto l’olio extravergine di oliva di Frantoio Muraglia. Non senza un perché: «L’olio in italia è tutto buono, io vado e seguo l’istinto, la qualità del prodotto e soprattutto vado a rapporto umano. Savino Muraglia, oltre ad avere olio di grande qualità con un packaging originale, è una persona che ha classe, è uno vero. La mia scelta è per questo».

Dato che Natale è dietro l’angolo… Qual è il piatto della feste capace di esaltare al meglio l’olio extravergine di oliva? Secondo Ciro Scamardella: «Assolutamente, senza dubbio la zuppa di broccoli e baccalà che per tradizione si mangia come prima portata la sera del 24 dicembre, e che facciamo non la completiamo con un bel giro di olio?»
Qui invece il video con le irresistibili massime di Pipero dedicate all’olio extravergine di oliva!
























