I NUOVI ONNIVORI di Roberta Schira. Mangiare tutto responsabilmente

Basta con il terrorismo alimentare! Come recuperare il piacere della tavola rimanendo commensali responsabili: lo spiega nel suo nuovo libro Roberta SchiraI nuovi onnivori. La gioia di mangiare tutto.

A tredici anni dalla pubblicazione de Il dilemma dell’onnivoro di Michael Pollan, il dibattito sul complesso equilibrio tra esseri umani, cibo e ambiente è più che mai aperto e attuale. Ne è ben consapevole Roberta Schira che, nel suo nuovo libro I nuovi onnivori, invita il lettore a dire “Basta!” al terrorismo alimentare e a chiedersi dove sia finito il piacere della tavola.

Al centro di questo dibattito è la figura del Nuovo Onnivoro, ovvero una persona attenta alla qualità del cibo, che non si lascia influenzare troppo dalle ricerche scientifiche; curiosa, priva di restrizioni mentali e soprattutto consapevole del proprio ruolo di consumatore attivo e del fatto che, facendo la spesa o un’ordinazione al ristorante, può incidere sul futuro dell’ambiente e dell’umanità.

Il nuovo onnivoro, rispettoso e tollerante verso coloro che la pensano in modo diverso da lui, è il commensale desideroso di riconquistare la gioia dello stare a tavola e di mangiare, senza rinunce, tutto ciò che gli piace, sentendosi anche libero di sperimentare.

Cercando di superare la divisione tra un’umanità carnivora, a tratti ottusamente ottimista, senza alcun rispetto per gli animali e per il Pianeta, e un’umanità catastrofista, che annovera fondamentalisti del “no carne”, attivisti vegani e ambientalisti aggressivi, Roberta Schira traccia una terza via, che prevede “un pizzico di scienza, un pizzico di coscienza e un pizzico di filosofia”.

Per sviluppare questi temi, l’autrice ha scelto il dialogo come forma narrativa: il suo interlocutore è Tom, un agronomo italoamericano che sta seriamente pensando di abbandonare la carne. È un commensale alla  ricerca della sua identità alimentare: ha qualche intolleranza, molte certezze e molti dubbi. C’è un po’ di Tom in tutti noi.

Tom incarna perfettamente l’odierno dilemma del come sopravvivere ai riti alimentari contemporanei fra gusto, salute e paure. La risposta è “la terza via”: cioè la possibilità per il commensale onnivoro di vivere in serenità i momenti conviviali scegliendo consapevolmente un’alimentazione etica che combini allevamento sostenibile e profitto, gusto per il buon cibo e impatto ambientale zero, e consenta di godere, con moderazione, anche dei “cibi proibiti” senza sentirsi giudicati o in colpa.

Oggi, infatti, preconcetti e falsi miti condizionano continuamente le nostre scelte alimentari incidendo profondamente anche sul modo in cui mangiamo, da soli o in compagnia, a scapito della convivialità, che implica condividere il tempo, oltre che il cibo. Stare seduti gli uni accanto agli altri intorno a una tavola significa inevitabilmente influenzare con il nostro umore gli altri commensali, con la conseguenza – in certi casi – di privarci di spontaneità, causare diffidenza, pregiudizio reciproco e infine chiusura totale.

Provocatoria e politically incorrect, Roberta Schira, psicologa del gusto e critica gastronomica, svela fobie e falsità che sono all’origine delle sempre più diffuse ansie legate alle ideologie alimentari; offre un metodo per interpretare correttamente le ricerche scientifiche, spiega come riconoscere un ristorante sostenibile e un allevamento eticamente accettabile; e infine suggerisce, con semplici, ma sfiziose ricette, come organizzare una cena perfetta “per tavolate miste”.

A metà fra manuale e trattato, I nuovi onnivori è un libro che va oltre la cucina: è un viaggio di formazione alimentare che, come un Pranzo di Babette lungo duecento godibili pagine, riporta al centro la funzione terapeutica del cibo.

Very Food Confidential!

Roberta Schira, courtesy Francesco Bozzo

Roberta Schira nasce a Crema. Diventa scrittrice, giornalista e critica gastronomica dopo una laurea in lettere con indirizzo psicologico. Per lei il cibo è più un mezzo che il fine. Scrive recensioni di ristoranti e articoli di cultura del cibo sul Corriere della Serae altre testate e sullo stesso tema tiene master in diversi istituti nazionali. Ha pubblicato una dozzina di libri, tra cui Il libro delle frattaglie (Ponte alle Grazie), Il nuovo bon ton a tavola e Mangiato bene? Le 7 regole per riconoscere la buona cucina (Salani), teoria della critica gastronomica, nota come «canone Schira». Per Vallardi è uscito La gioia del riordino in cucina. Ottima cuoca, ama viaggiare, i gatti, lo Champagne, Camus, Romain Gary e passeggiare in campagna.

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