Vi è mai capitato di provare sorpresa e felicità nel ricordare un sapore dopo tanto tempo? Insomma nel riscoprire un sapore che vi apparteneva tanto, un sapore semplice eppure non banale che poi, col passare del tempo e delle mode, è sparito completamente dalle vostre abitudini.

A me è capitato domenica scorsa, pranzando in un piccolo ristorantino del centro di Napoli, di una Napoli antica e un po’ cristallizzata nell’austerità splendente e colorata degli anni ’70.

spiritosa

Mi ha attirato il menù fatto di quei piatti che mi attendevano a casa al ritorno da scuola e che nonno cucinava con cura nel retrobottega del suo negozio di giocattoli.

Fra gli antipastini, che adoro, fatti di verdure arrotolate e ripiene di mozzarella, paste cresciute con le alghe e cubetti di parmigiana di melanzane, ho ritrovato il contorno della mia infanzia.

Ecco, non è stata nostalgia la mia ma felicità.

spiritosaQuindi devo assolutamente proporre la ricetta semplicissima e sfiziosa de La Spiritosa.

Ingredienti:

600 g di carote

2 spicchi di aglio ( sminuzzati o interi )

2 cucchiaini di origano

sale

peperoncino forte ( facoltativo )

1 tazzina di olio extravergine d’oliva

1 bicchiere di aceto

1/2 bicchiere di acqua

Preparazione:

Lessiamo le carote dopo averle tagliate a spicchi nel verso lungo e poi in tre parti nell’altro verso. Scoliamole e poi condiamole con l’aglio, il sale, l’origano e il peperoncino diviso a pezzetti. In un pentolino lasciamo bollire per qualche minuto l’acqua con l’aceto e, quando il liquido si sarà ristretto della metà, aggiungiamo il condimento alle carote. In ultimo aggiungiamo l’olio.

Di questo piatto ne parla anche Matilde Serao nel libro ” Ventre di Napoli” come uno dei condimenti economici che consumava la plebe napoletana nella fine del 1800.

Se non lo avete ancora provato e vi piacciono i sapori intriganti ve ne innamorerete e, se lo conoscevate e lo riscoprite assieme a me, ve ne innamorerete nuovamente.