Il cibo unisce e racconta; ci permette di ripercorrere attraverso i sensi un itinerario ancor più penetrante.
E’ possibile replicare questo itinerario ogni volta che lo desideriamo, nell’intimità della nostra cucina . Magari condividendo l’esperienza con i nostri amici. Ho sempre creduto che gustare i piatti tipici sia un modo proficuo per conoscere un luogo durante un viaggio, una maniera coinvolgente che trascina ogni nostra emozione.
Oggi vi parlo di un piatto che di itinerari ne ha battuti tanti e che si è molto diffuso nel mondo; sto parlando dei Sambusi somali, piccoli scrigni di pasta sottile ripieni di carne di manzo molto speziata.
I Sambusi sono una vera e propria ghiottoneria, oltre ad esprimere un vero capolavoro manuale. Questo piatto ha origini assai remote, nasce con il nome di Samosa in India, quindi si è poi diffuso in tutta l’Asia e poi , un secolo dopo ha attraversato l’Oceano Indiano. I Sambusi sono così diventati una prelibatezza diffusa in tutta L’Africa Orientale fino a raggiungere poi i Paesi del Mediterraneo.
Di questi deliziosi fagottini si legge per la prima volta in un testo del XIV sec. del poeta indo-persiano Amir Khusrau, che rivela come all’epoca, i Samosa, fossero il cibo preferito dell’aristocrazia musulmana di Delhi.
Per mezzo delle truppe militari e dalla servitù indiana i Samosa si diffusero in tutti i paesi dal dominio britannico. Dall’Asia all’Africa, sino ai paesi del Mediterraneo. Ogni volta il ripieno dei Samosa si adattava ai gusti dei paesi ospiti, modificando un po’ anche il nome secondo l’idioma del luogo.
Con il nome di Sambusek li troviamo in Grecia, in Turchia e in Egitto.
Tramite i commercianti indiani e pakistani che abitualmente avevano i loro traffici in Africa Orientale, si sono diffusi in Somalia, Sudan, Etiopia ed Eritrea con il nome di Sambusi, diventando proprio il piatto somalo più diffuso.
In ogni luogo la lavorazione della sfoglia è rimasta identica , ed è quella la particolarità dei Sambusi. Mentre il ripieno cambia da Paese a Paese. In India li troviamo ripieni di verdure ed ortaggi con coriandolo e zenzero. Mentre in Africa Orientale i Sambusi sono ripieni di carne o pesce , cipolle, peperoncino e cumino.
Anche in Medio Oriente sono ripieni di carne, cipolle e spezie ma, qualche volta i Sambusek, li troviamo anche ripieni di erbe e formaggi. Insomma, questo è un piatto che ha fatto davvero tantissima strada e che potrebbe raccontarci tantissime storie.
I Sambusi possono esprimere in pieno la bellezza dello scambio tra culture diverse. La ricetta è molto semplice ma vi garantisco che riscuoterete sempre un grande successo.
INGREDIENTI PER 32 FAGOTTINI
Per la pasta:
70 g di farina
Mezzo cucchiaino di sale
Due cucchiai di olio evo
Acqua quanto basta per avere una massa elastica e non appiccicosa.
Per il ripieno:
400 g macinato di manzo
1 spicchio d’aglio
1 peperone
Due cipolle
1 cucchiaino di cumino
Olio evo
2 cucchiai di farina e 4 di acqua per la ‘’colla’’
Olio di arachidi per friggere i Sambusi
Impastate anzitutto la farina con dell’acqua salata e l’olio e lavoratela sulla spianatoia. Poi formate 8 palline di pasta uguali e tiratele a sfoglia non troppo sottile.
Cospargete di olio quattro sfoglie e sovrapponete le altre quattro. Tirate ancora a sfoglia, questa volta più sottile.
Scaldate una padella antiaderente al contrario e deponetevi, una alla volta, le sfoglie, prima da un lato e poi dall’altro, senza cuocerle ma asciugandole per pochi istanti. Man mano che asciugherete i doppi dischi di pasta, sovrapponeteli uno sull’altro.
Alla fine, quando avrete sovrapposto tutte e quattro le sfoglie, incidete una croce sopra la pila di dischi e ricavate così dei triangoli, uniformando anche l’orlo esterno di essi.
Ora prendete un triangolo alla volta e separatelo in due sfoglie sottilissime. Complessivamente dovrete ricavare 32 tringoli.
Passate quindi alla preparazione del ripieno. Tritate la cipolla e il peperone e fateli diventare trasparenti in una padella a fuoco molto basso con un due cucchiai di olio evo.
Aggiungetevi la carne e lasciate rosolare.
Quasi al termine della cottura aggiungete le spezie e il sale.
Una volta cotta la carne, chiudete con un coperchio e lasciate riposare e raffreddare.
Preparate a questo punto i coni con le sfoglie, unendo i due lembi dei triangoli e incollandoli con una pastella di farina e acqua.
Farcite ogni cono con un po’ di ripieno
e poi chiudetelo con il terzo lembo, che dovrà essere sovrapposto e saldato sopra gli altri due, così da ottenere un involtino triangolare.
Infine friggete i Sambusi in olio ben caldo.
Lasciateli asciugare su della carta assorbente e serviteli caldi. Sono buonissimi anche freddi nel giorno dopo.
Note: Personalmente preferisco aggiungere alla ricetta il cumino in semi, non in polvere. Lo faccio tostare per qualche minuto in un padellino antiaderente e poi, ancora caldo , lo pesto in un mortaio. Questo fa davvero la differenza.
Very Food Confidential!